San Marzano a valanga sul Savoia (3-1): domenica arriva la ReggioMediterranea al "Novi"

Scatta la festa in casa San Marzano: i blaugrana asfaltano il Savoia (3-1) e attendono domenica al "Novi" la ReggioMediterranea per l'andata della semifinale dei play-off nazionali di Eccellenza (gruppo O). Ad inizio ripresa, sotto 2-0, il tecnico del Savoia Roberto Carannante rivoluziona il sistema di gioco richiamando Russo (in difficoltà su Marotta) e passando al 3-4-3 con un trio difensivo composto da Credendino, Rega ed Esperimento. Borriello rileva successivamente capitan Scarpa (oggi in ombra e non in condizioni ottimali), ma al 13' Marotta si produce addirittura in un traversone col destro trovando sul secondo palo Meloni che di testa non perdona Landi: 3-0 per i blaugrana e finale in archivio con la doppietta della punta sarda. Pirozzi dà anche il via alla girandola dei cambi: fuori Meloni e La Montagna, dentro gli ex Sorrento Liccardi e Lettieri. Al 19' Trimarco sfugge alla difesa del San Marzano eludendo l'anticipo di Caso e trovando l'irruzione di Palladino: il penalty è trasformato dallo stesso attaccante che spiazza il numero uno di casa. Il Savoia preme alla ricerca del miracolo ma la conclusione dalla distanza di Rega (comunque il migliore dei suoi) è troppo telefonata per Palladino. Cambi anche per Carannante: ecco Pisani e De Rosa al posto di Foti e Orefice. Ma il nervosismo dei Bianchi non permette un piano di rimonta ragionato e lineare, tanto che iniziano a fioccare i falli di frustrazione: in uno di questi, è Esperimento a rimediare il giallo per aver falciato Marotta. E' semmai il nuovo entrato Potenza a sfiorare il poker con un calcio franco da posizione defilata che coglie il palo esterno. Quindi potrebbe esserci gloria per Liccardi, che chiama Landi al miracolo prima su un preciso diagonale e poi su un tap-in susseguente ad una verticalizzazione da urlo di Marotta. E il Savoia? Come nel primo tempo, dà un segno di vita solo nel finale con una botta alta di Trimarco. Il San Marzano, dopo la vittoria della Coppa regionale di categoria, ora può sognare. Per il Savoia un colpo duro da assorbire, malgrado una stagione di altissimo livello che premia il lavoro di Carannante e il tentativo di remuntada del gruppo, penalizzato da una programmazione societaria troppo elaborata. 

LA CRONACA DEL PRIMO TEMPO - Gara a senso unico quella in corso al "Novi" di Angri tra San Marzano e Savoia per la finalissima play-off di Eccellenza campana (la vincente affronterà agli spareggi nazionali la ReggioMediterranea). Al termine del primo tempo, la squadra di Egidio Pirozzi è avanti 2-0. Dopo una conclusione di Napolitano da distanza siderale che non sorprende Palladino, il San Marzano si porta avanti all'8 con un preciso diagonale di Meloni che fredda Landi. Gol dell'ex per il centravanti sardo. Ma il Savoia fatica a reagire, si fa prendere dalla frenesia e non si rende mai pericoloso. Troppo precipitosi i Bianchi, che prestano il fianco agli avversari che trovano nuova linfa da Mario Marotta, il quale subentra a Nuvoli. L'ex Frattese serva a Dentice un pallone d'oro, traversone basso e Spinola manda alto a porta vuota. In precedenza Tranchino, dopo essersi sganciato in solitudine a sinistra, aveva spedito la sfera alle stelle vanificando l'assist di Meloni. Nel finale di tempo il San Marzano va più volte vicino al bis facendo strame di un Savoia inesistente: Marotta prima mette un bel pallone al centro rinviato maldestramente da Esperimento (il rasoterra di Spinola è deviato in corner), quindi pennella un bel traversone per Meloni che di testa indirizza il pallone di un soffio a lato. Al 43' è proprio Marotta a raccogliere meritatamente i frutti di un frammento di gara stupefacente beffando Landi con un lob da mille e una notte. La ciliegina sulla torta. Fa solo il solletico al San Marzano la girata di Orefice che termina larga. San Marzano - che chiude avanti con una sassata di Spinola respinta in due tempi da Landi - meritatamente avanti per via di una superiorità schiacciante, Savoia troppo brutto da vedere malgrado l'assenza del "Ninja” Esposito, squalificato e rimpiazzato da Orefice.