La vittoria della tenacia, dell'intelligenza e dei nervi saldi. La Frattese ridimensiona anche l'Acerrana nella madre di tutte le partite (1-0) ed ipoteca la leadership del girone A di Eccellenza. È stata una gara intensa e a tratti complicata per i nerostellati, che hanno sprecato molto sotto la porta di Merola ma hanno rischiato anche di andare sotto nel primo tempo. Poi una ripresa più audace, il rigore decisivo di Longo, al settimo centro stagionale, e una gestione abbastanza serena delle fasi finali della sfida. 

FORMAZIONI - Nella Frattese, che Ambrosino imposta sul 4-2-3-1 col tandem di centrocampo Fontanarosa-De Marco, esordisce dal primo minuto Ciano in coppia con Della Monica, mentre Esposito e Liguoro sono confermati sulle fasce. In porta c'è Landi, dietro a Longo agisce Palumbo con La Pietra e Moccia a supporto.

PRIMO TEMPO - I primi 20 minuti dell'Acerrana sono devastanti e mettono a serio rischio le difese immunitarie nerostellate. Nel 4-3-3 di La Manna, gli interni Sais e l'ex Ammaturo sono abili negli inserimenti e nell'opera di potenziamento della manovra granata. Davanti, Labriola, Infimo e Raiola non danno molti punti di riferimento. Ammaturo prima incorna alla perfezione su cross di Labriola dalla sinistra (palla di poco alta sulla traversa), poi in girata chiama Landi alla parata plastica. Il pressing granata costringe la Frattese a restare bloccata negli ultimi 30 metri senza alcuna possibilità di far girare palla a dovere o proporre le uscite giuste. Solo La Pietra, con un break fulmineo, avrebbe la possibilità di cambiare l'inerzia del match ma Merola gli chiude lo specchio per la stilettata vincente. Semmai è Labriola, l'elemento di maggior qualità e imprevedibilità del Toro, a provare un pallonetto da distanza siderale, con Landi leggermente fuori dai pali, ma il pallone sorvola la traversa spegnendo l'idea sottile del fantasista granata. Per la Frattese è prioritario intanto uscire indenni dal forcing ospite, nella consapevolezza che determinati ritmi non possano essere proposti in modo così costante e asfissiante per tutto il resto della gara. E infatti a metà tempo, i nerostellati cominciano a guadagnare metri e a far intravedere qualcosa di buono. Merola si supera sulla botta a giro di La Pietra e La Manna decide che è il caso di invertire gli esterni offensivi, spostando da sinistra a destra Labriola nel tentativo di tenere più basso un Liguoro che ha passo e gamba. E proprio Labriola è il protagonista dell'ultima chance granata del primo tempo, ma Landi si salva in corner.

SECONDO TEMPO - La Manna lascia a riposo Noviello, vittima di un risentimento muscolare. Al suo posto c'è Credentino, che scala a destra con Miraglia che si sposta al centro in coppia con Valerio Esposito. Le ostilità si aprono con una occasione nerostellata troppo ghiotta per essere fallita: De Marco innesca Longo, sul traversone dalla sinistra Palumbo non approfitta di un buco clamoroso della difesa granata e manca incredibilmente l'aggancio vincente davanti a Merola. Al 21' l'episodio che decide la sfida: Moccia difende palla sulla destra e, alla sua maniera, sforna una pennellata maestosa che manda in tilt Miraglia, il quale frana successivamente su Palumbo. Le proteste dei ragazzi di La Manna sono accese ma, in realtà, il rigore appare netto. E a trasformarlo è Longo. Il vantaggio della squadra di Ambrosino è lo sbocco di un predominio territoriale netto, dopo un primo tempo difficoltoso nella prima metà, e più equilibrato nel secondo frammento. Il raddoppio potrebbe arrivare a stretto giro, ma ancora Palumbo sbaglia un centro elementare (palla larga) vanificando l'ennesima giocata di Longo, il quale sollecita in seguito la girata di Moccia ma Merola non fa sconti, salvandosi in angolo. L'Acerrana dimostra di scontare i ritmi forsennati promossi nel primo tempo, e l'unico alleggerimento dalle parti di Landi arriva con una staffilata di Raiola che finisce di un soffio a lato. Il numero uno nerostellato protesta tuttavia in modo vigoroso per una presunta carica subita da De Lucia sul traversone precedente di Labriola. E si becca l'ammonizione. Alla Frattese non resta che amministrare il vantaggio e, anzi, sfiorare due volte il 2-0 rassicurante. A sprecare sono i neo entrati Bacio Terracino (subentrato a La Pietra), autore di una buona iniziativa chiusa con un tiro a lato, e Bottiglieri che, dopo aver rimpiazzato Moccia, vince un duello con Credentino ma spara inopinatamente a lato la propria botta a colpo sicuro. Chiusura con l'ennesima chance fallita da Palumbo che, ispirato da Cardone, si fa ipnotizzare ancora da Merola. Non c'è più tempo per rimediare e la Frattese porta a casa tre punti d'oro che ne premiano personalità e capacità di restare sempre in piedi nei momenti difficili. Ma l'Acerrana, pur bucando l'aggancio alla vetta e non replicando nella ripresa l'intensità sopraffina del primo tempo, esce sconfitta a testa alta e conscia di essersela giocata ad armi pari.

FRATTESE-ACERRANA 1-0

21'st rig. Longo 

FRATTESE (4-2-3-1): Landi, Esposito, Ciano, Della Monica; Fontanarosa, De Marco; Moccia (41'st Bottiglieri), Palumbo, La Pietra (26'st Bacio Terracino); Longo (32'st Cardone). A disp. Santangelo Antignano, Caiazzo, Bencivenga, Campanile, Diallo. All. Salvatore Ambrosino

ACERRANA (4-3-3): Merola, Miraglia (44'st Guidone), Noviello (1'st Credentino), V. Esposito, A. Esposito (35'st De Luca); Ammaturo, Russo (28'st De Lucia), Sais (26'st C. Russo); Raiola, Infimo, Labriola. A disp. Testa, Caccia, Rivetti, Xheleshi. All. Vincenzo La Manna

ARBITRO: Illiano (Napoli). Ass. Pone (Nola) e Cafisi (Nocera Inf.)

AMMONITI: Moccia (F), Fontanarosa (F), Longo (F), Landi (F), Cardone (F) 

ANGOLI: 2-4

RECUPERO: 0'pt, 5'st

Sezione: Eccellenza / Data: Dom 09 maggio 2021 alle 18:05
Autore: Stefano Sica
vedi letture
Print