Cade ancora il Sorrento tra le mura amiche nell'anticipo della quarta giornata di ritorno del campionato di serie D (girone H). Dopo Lavello, Portici e Fasano, è il Taranto a fare la voce grossa al campo Italia (3-0) al termine di una gara che ha fatto emergere tutte le criticità del momento dei costieri, spenti, senza idee e mai realmente pericolosi. Per gli ionici è stato tutto fin troppo facile, con la sfida messa in ghiaccio già dopo i primi 45 minuti. 

FORMAZIONI - Solito 3-5-2 per il tecnico rossonero Luca Fusco (oggi squalificato, in panchina c'è il vice Piccolo), con Mezavilla che rimpiazza Cacace (fermato dal Giudice sportivo) e guida le difesa con Alessandro Gargiulo e Fusco ai lati. Sulle fasce ci sono Basile e Masullo, con Mancino che va a fare il play (Langella si accomoda in panchina) assistito da La Monica e Camara. In avanti, a fare coppia con Cunzi c'è Procida: Liccardo è out. Laterza risponde col consolidato 4-2-3-1 col neo acquisto Corado (nella foto) terminale offensivo e il tandem di centrocampo composto da Matute e Marsili.  

PRIMO TEMPO - I ritmi non sono entusiasmanti anche se il Taranto prova subito a stabilirsi nella metà campo costiera con l'obiettivo di fare la partita. Tuttavia il Sorrento non rischia nulla e, in una rara incursione nella difesa ospite, trova con La Monica pure il gol del vantaggio (inzuccata di precisione su cross di Masullo) che viene annullato per una spinta su Rizzo. In precedenza, una conclusione debole di Santarpia era finita larga. Il fraseggio ionico è piacevole, con i rossoneri che preferiscono agire di rimessa, ma non succede praticamente nulla fino al 24', quando arriva il numero proprio di Santarpia che porta il Taranto avanti. Il cross rasoterra di Boccia è perfetto per l'attaccante stabiese, che approfitta anche di un liscio clamoroso di Fusco per girare al volo alle spalle di Scarano. Il Sorrento accusa il colpo e non reagisce, e la sfida si trascina via senza emozioni e con due conclusioni velleitarie, da ambo i lati, che non inquadrano la porta: Ferrara per i rossoblù, Mancino per i rossoneri. Al 43' il raddoppio: il traversone arriva stavolta dalla sinistra, grazie ad una intuizione di Ferrara, e Corado di testa non perdona. Anche qui Fusco, clamorosamente in ritardo sull'assistenza del terzino classe '99, non è impeccabile e consente all'ex Casertana di concludere agevolmente.

SECONDO TEMPO - Dopo 10 minuti, i rossoneri avvicendano Procida con Alfonso Gargiulo, non modificando nulla dell'assetto tattico strutturale. Si fa male Basile ed è costretto ad uscire in barella. Entra al suo posto Somma e, dopo un paio di minuti, arriva anche la prima conclusione costiera con un tiro di La Monica fuori misura: palla larga. Il Taranto tuttavia è in pieno controllo della partita e va ad un passo dal tris con una combinazione gustosa: Versienti, che aveva rimpiazzato Guaita, scodella sul secondo palo un pallone che Corado serve di testa a Diaz, inzuccata perfetta del'argentino che sfiora il palo. Al 22', i rossoblù chiudono il match grazie ad un altro gioco a tre praticamente perfetto: Santarpia verticalizza per Ferrara, cross che Diaz, con Scarano un pizzico in ritardo, deve solo appoggiare in rete. Davvero pregevole la gara di Ferrara, che ha vinto a mani basse il duello con Basile confermandosi in gran forma anche dopo l'uscita dell'esterno rossonero. Il sigillo di Diaz suggella la disfatta di un Sorrento che, al netto di un La Monica generoso e mai domo, non aveva dato un minimo segno di risveglio anche prima. Mezavilla, su un calcio franco di Mancino, non inquadra la porta di testa, quindi è il Taranto a cercare con più insistenza il poker: al 90', il tiro di Marsili è telefonato per Scarano, che poi in pieno recupero fa il miracolo su una conclusione a colpo sicuro del neo entrato Corvino, pescato con sapienza dallo stesso Marsili. Finisce qui e per il Sorrento è l'ennesimo crac casalingo doloroso, per quanto meritato e frutto di un atteggiamento molle e senz'anima. Ora il pensiero di tutti va solo al giovanissimo Basile ma, mercoledì 10, c'è il recupero con la Puteolana al campo Italia: una gara da non sbagliare, diversamente sarà la stessa posizione di Fusco a non essere più difendibile.      

SORRENTO-TARANTO 0-3 24'pt Santarpia, 43'pt Corado; 22'st Diaz  

SORRENTO (3-5-2) Scarano, Basile (15'st Somma), Ale. Gargiulo (30'st Cesarano), Mezavilla, Fusco, Masullo; La Monica, Mancino (30'st Cassata), Camara; Procida (10'st Alf. Gargiulo), Cunzi. A disp. Oliva, Terminiello, Maranzino, Vitale, Langella. All. Gennaro Piccolo (squalificato Luca Fusco)

TARANTO (4-2-3-1)  Cizkowsky, Boccia, Guastamacchia, Rizzo, Ferrara (35'st Serafino); Marsili, Matute; Guaita (10'st Versienti), Diaz (39'st Corvino), Santarpia (35'st Marrazzo); Corado (26'st Mastromonaco). A disp. Caccetta, Shehu, Cannizzaro, Tissone. All. Giuseppe Laterza

ARBITRO: Abdoulaye Diop (Treviglio). Assistenti: Mirko Gizzi (Ciampino) e Alberto Amoroso (Piacenza)

AMMONITI: Guastamacchia (T), Mancino (S), Procida (S), Guaita (T), Masullo (S), Corado (T)

RECUPERO: 1'pt, 5'st

ANGOLI: 1-0

Sezione: Serie D / Data: Sab 06 marzo 2021 alle 16:40
Autore: Stefano Sica
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