Una sconfitta senza appello, umiliante e allarmante in vista del rush finale del campionato. La Puteolana cade al "San Ciro" nello scontro diretto col Portici bucando la possibilità di balzare al terzultimo posto e dare continuità alla sontuosa vittoria col Bitonto. Il 4-0 azzurro lascia i granata ultimi, in attesa del recupero di Picerno in programma mercoledì 19 maggio.

FORMAZIONI - Andrea Ciaramella (sostituito in panchina da Giovanni Iodice) conferma in blocco l'11 titolare sceso in campo coi neroverdi e, con Romano tra i pali e il tandem difensivo Riccio-Granata, piazza Sardo e Armeno sulle corsie esterne. Nel 4-3-3, Lauria guida la mediana con Fibiano e Cigliano ai lati, davanti Festa e Celiento supportano Guarracino. Sistema speculare per Carmelo Condemi, con Onda e D'Acunto a sostegno di Prisco, ma è la posizione ibrida di Grieco a disegnare un 4-2-3-1 in fase offensiva, con Nacci e Nappo che restano a presidio del centrocampo.

PRIMO TEMPO - Neanche il tempo di mettere in moto testa e muscoli, che il Portici passa. Vitiello vola sulla fascia sinistra e serve al centro Prisco, il quale vede subito l'inserimento di Grieco: Romano, nel tentativo di anticiparlo, lo stende e viene anche ammonito. Una manovra esplosiva premiata da un giusto penalty trasformato da Prisco (2', nella foto). Ci prova anche Nacci dalla distanza (palla alta) e per i flegrei la gara mostra subito segnali avversi e sgradevoli. Tuttavia pian piano i granata iniziano ad alzare il baricentro, costringendo gli azzurri a tenersi più bassi. Una scelta anche tattica quella di Condemi, che probabilmente punta tutto sulle ripartenze e sulla velocità dei suoi uomini più frizzanti come D'Acunto o gli stessi Nappo e Grieco. Fatto sta che troppo spesso i granata cadono nella tela del fuorigioco dei padroni di casa, che a loro volta non sfruttano diverse situazioni favorevoli a campo aperto. La Puteolana infatti si sbilancia alla ricerca del pari, ma crea anche le occasioni migliori. Lauria verticalizza per Guarracino, che si divora un gol fatto davanti a Spina (freddo nella circostanza), poi lo stesso attaccante spedisce il pallone fuori in girata dopo un cross di Sardo rifinito sul lato opposto da Celiento. Il Portici in sostanza si limita a gestire e ad attendere gli avversari, che palleggiano anche bene ma non riescono ad essere incisivi e a trovare con maggiore frequenza la profondità. E così i ragazzi di Condemi vanno al riposo in vantaggio senza correre ulteriori rischi.

SECONDO TEMPO - Come nel primo tempo, anche nella ripresa l'approccio azzurro è devastante. E coglie di sorpresa i granata, ingenui e poco concentrati in queste prime schermaglie. Nappo prima spreca un rigore in movimento davanti a Romano (bravo ad ipnotizzarlo), dopo un assist al bacio di D'Acunto innescato da Prisco, e qualche secondo dopo decide di divorarsi la fascia destra per uno scambio di favori provvidenziale: il suo traversone sul secondo palo coglie lo stesso D'Acunto pronto a ribadire in rete per il raddoppio a un metro da Romano (3'). A quel punto la Puteolana si spegne definitivamente e non riesce a proporre neanche quella reazione vista nel primo tempo. Romano si supera su un colpo di testa di Bisceglia deviando in corner, quindi una punizione di Elefante - subentrato ad Onda per andare a fare coppia con Prisco in attacco - termina di poco sopra la traversa. Col suo ingresso, il Portici si disegna sul 4-4-2 spostando Nappo sulla corsia di destra e arretrando Grieco. Anche Iodice cambia qualcosa, gettando nella mischia Ragosta e Bellante, che vanno a fare le ali con Celiento falso nueve (fuori uno sprecone Guarracino). Festa, nel frattempo, era stato arretrato a mezz'ala al posto di Fibiano, con Catinali play (out Cigliano) e Lauria alla sua destra. Modifiche che tuttavia non sortiscono effetti. La Puteolana non crea pressoché nulla e il Portici poco prima della mezz'ora archivia il match. Prisco vola via verso Romano e Granata, in netto ritardo, lo stende alle spalle in area. Rosso per il difensore flegreo e rigore trasformato ancora da Prisco (28'). Negli ospiti si accende il solo Ragosta, che prima manda alto il proprio sinistro, poi si inventa una bella apertura a destra per Bellante, il quale sciupa incredibilmente davanti a Spina (diagonale a lato). C'è tempo per il poker azzurro, materializzato dal terzo rigore di giornata concesso dal siracusano Franzò. Scala, che aveva dato il cambio a D'Acunto, serve sul lato opposto Grieco, che costringe Romano all'atterramento e realizza dagli 11 metri (44'). Il quarto gol è il sigillo ad un derby senza storia, specialmente nella ripresa, anche se provoca le ire social dei tifosi granata, che si attendevano ben altro risultato da questo scontro diretto. E ci vanno giù duro contro calciatori e società. A fine gara, bocche cucite in casa flegrea, a prosieguo di un silenzio stampa che dura già da tempo. Mercoledì il Picerno, che nonostante il pari odierno col Casarano si gioca le residue chance di ritorno in serie C, attende i granata per quella che sarà una autentica battaglia. Stavolta, serve una reazione da uomini veri per tenere accesa la fiammella della salvezza. 

PORTICI-PUTEOLANA 4-0

2'pt rig. Prisco; 3'st D'Acunto, 28'st rig. Prisco, 44'st rig. Grieco 

PORTICI (4-3-3): Spina, Schiavi (33'st Donnarumma), Arpino, Bisceglia, Vitiello; Nacci, Nappo, Grieco (45'st Guadagni); Onda (6'st Elefante), D'Acunto (26'st Scala), Prisco (30'st Maione). A disp. Sorrentino, Petrosino, Bationo, Cassitto. All. Carmelo Condemi

PUTEOLANA (4-3-3): Romano, Sardo (14'st Ragosta), Riccio, Granata, Armeno; Cigliano (23'st Catinali), Lauria, Fibiano (14'st Delle Curti); Festa (32'st Autieri), Guarracino (17'st Bellante), Celiento. A disp. V. Riccio, Massa, Ruggiero, Romeo. All. Andrea Ciaramella (in panchina Giovanni Iodice) 

ARBITRO: Fabrizio Franzò (Siracusa)

ASSISTENTI: Ettore Isolabella (Novi Ligure) e Alexandru Frunza (Novi Ligure)

AMMONITI: Romano (Put), Prisco (Por), Nacci (Por), Nappo (Por), Elefante (Por), Grieco (Por). Espulso al 27'st Granata (Put) 

RECUPERO: 0'pt, 3'st

Sezione: Serie D / Data: Dom 16 maggio 2021 alle 19:30
Autore: Stefano Sica
vedi letture
Print