La Puteolana dissipa l'ennesimo bonus salvezza e si fa fermare dal Sorrento (1-1) in un derby dal fascino antico e dal profumo di nobiltà. Due volte i granata hanno affrontato e battuto i rossoneri in annate gloriose che li hanno visti trionfare col traguardo della promozione, come nel 1988-89 in C2 (1-0) e nel 1999-2000 in D (3-0). Passano gli anni e la storia si evolve: stavolta i flegrei non vanno oltre il pari, restando malinconicamente ultimi e non approfittando dei passi falsi di Portici e Brindisi, entrambi sconfitti e rimasti in penultima posizione a +3. La Puteolana aveva cominciato anche bene nel primo tempo, al netto della gaffe in apertura di Romano, provando a fare il match e blindando con attenzione i tre punti fino al pari di Mezavilla. Poi ha rischiato addirittura di perdere subendo il ribaltone psicologico dei costieri. E, alla fine, il punto può essere paradossalmente benedetto per quanto rappresenti a stento un brodino caldo.
FORMAZIONI - Sistemi di gioco a specchio per Giovanni Iodice e Pino La Scala. Nel 4-3-3 del trainer granata, con Romano in porta, Massa va in coppia con Riccio, mentre sulle fasce si piazzano Marigliano a destra e Armeno a sinistra. Cigliano fa il play con Ruggiero e Autieri ai lati, in attacco Guarracino agisce tra Ragosta e Celiento, col "marziano" che parte da destra. Formazione tipo invece per il Sorrento, con Scarano tra i pali e la solita linea "Maginot" Basile-Cacace-Fusco-Masullo. Con Mezavilla davanti alla difesa, assistito da La Monica e Maranzino, la novità è data dal ritorno di Camara come ala destra, con Liccardi al centro e Sandomenico a sinistra.
PRIMO TEMPO - Si parte e il baby Romano combina subito la frittata: sul retropassaggio di Massa, il numero uno granata prima scivola e poi frana addosso a Liccardi che si era fiondato sul pallone. Il rigore è sacrosanto ma Sandomenico lo spreca sparando alto (7'). E' il primo acuto di una gara che, almeno fino alla metà del primo tempo, non regala particolari emozioni. La Puteolana comanda le operazioni, col Sorrento che concede pochi spazi e usa pure le maniere forti quando è il caso. Il vantaggio granata al 23', infatti, arriva dopo un fallo piuttosto rude di Basile (ammonito) su Ragosta. Qualche schermaglia in barriera, poi la punizione tagliata dello stesso Ragosta è ossigeno puro per Guarracino che di testa brucia tutti e fa secco Scarano. E' un premio tutto sommato meritato che potrebbe essere corroborato da un sinistro di Celiento che termina a lato sul primo palo. Solo dopo la mezz'ora, il Sorrento inizia a svegliarsi: Camara lavora alla perfezione una palla sulla fascia destra e la scarica rasoterra a La Monica, il quale sforna due conclusioni a stretto giro: la prima è respinta dalla difesa, la seconda, di sinistro, si alza di poco sulla traversa. Camara comincia ad aumentare i giri e un suo cross trova in questo caso la testa di Mezavilla (palla alta). Ci prova Ragosta dalla distanza (pallone a lato), ma è quasi sul gong che la Puteolana si divora il raddoppio: Cigliano verticalizza all'altezza del centrocampo, Maranzino buca l'aggancio e la palla arriva a Celiento che la allunga immediatamente a Guarracino. La punta si beve Cacace e non deve fare altro che appoggiare in rete a Scarano battuto, ma il numero uno ospite resta freddo e gli respinge la conclusione a colpo sicuro. Nel Sorrento entra Langella per Maranzino: è lui il nuovo regista, col contestuale spostamento di Mezavilla come mezz'ala destra. Si va al riposo con tanti rimpianti in casa granata e qualche convinzione in meno per un Sorrento che avrebbe potuto osare molto di più senza limitarsi al compitino di routine. Buona la verve di Celiento, il cui adattamento sulla fascia destra non provoca alcun corto circuito nella manovra granata e nella stessa brillantezza dell'esterno ex Turris, sempre pimpante e grintoso. Positivo anche Cigliano come costruttore di gioco e, nel Sorrento, Camara per i due guizzi che hanno ravvivato le potenzialità offensive ospiti.
SECONDO TEMPO - I primi minuti servono solo per gustarsi un curioso siparietto tra Cacace e Iodice. Il centrale rossonero spende qualche parola di troppo verso il trainer granata, che incassa senza reagire. Impossibile capire cosa sia accaduto in precedenza tra i due. Quindi i granata vanno ancora ad un passo dal raddoppio: Celiento scarica a destra per Cigliano e, sul sinistro velenoso dell'ex Casertana e Bisceglie, Autieri va a gettarsi indisturbato sul secondo palo indirizzando clamorosamente a lato il proprio colpo di testa. Scampato il pericolo, i costieri accennano ad una reazione vigorosa alzando finalmente il proprio baricentro: Marigliano sbaglia l'allungo sulla fascia destra, ne approfitta Masullo per scambiare con Camara e mettere al centro un pallone invitante per Mezavilla, il cui piattone da cinque metri chiama Romano al miracolo. Sul prosieguo dell'azione, il cross di Sandomenico (che aveva invertito la posizione con Camara ad inizio ripresa) è agganciato ancora dal brasiliano: colpo di testa rintuzzato in angolo da Riccio. E' il quarto d'ora e il Sorrento capisce che la Puteolana sta iniziando ad accusare stanchezza ed ansia. La Scala, che già aveva indovinato l'avanzamento di Mezavilla in mediana attribuendogli maggiori compiti di inserimento, getta nella mischia Cassata, che va a destra col ritorno di Sandomenico a sinistra. Fuori La Monica. Una mossa azzeccata perché il fantasista rossonero, appena entrato, si produce in un dribbling alla sua maniera che, forse per un eccesso di frustrazione, induce Armeno al fallo. L'esterno granata, già ammonito, guadagna anticipatamente gli spogliatoi. Sardo, che aveva rilevato Marigliano, si sposta al centro in tandem con Riccio, Ruggiero viene arretrato a destra e Massa passa a sinistra. L'ingenuità clamorosa di Armeno, se non è la causa diretta, quantomeno influenza il pari rossonero, che cade al 28': sull'angolo di Masullo, è perfetto il terzo tempo di Mezavilla la cui irruenza è troppo feroce per poter trovare contrapposizioni nei difensori flegrei. Per il brasiliano è il quinto centro in campionato. Magari nella circostanza, mancano ai granata i centimetri di Autieri, uscito in preda ai crampi prima della battuta del corner. Aveva corso tanto il centrocampista napoletano classe 2001, con grande generosità e anche una buona qualità tecnica. Ma la Puteolana è ormai in debito di ossigeno e lucidità, mentre il Sorrento c'è. E pregusta il blitz. Sandomenico sforna la conclusione a giro che sorvola la traversa, quindi Mezavilla si insinua nuovamente di prepotenza nella linea difensiva granata raccogliendo una punizione di Masullo: inzuccata di un soffio a lato. Cambia l'inerzia del match e questo naturalmente aumenta i nervosismi in campo, specialmente quelli granata. Basile, già ammonito, si fa buttare fuori per una trattenuta ingenua ai danni di Celiento, a chiusura di una prestazione che ne ha fatto intravedere i soliti limiti in fase di contenimento. Siamo oltre la mezz'ora ma, sulla battuta del calcio franco successivo, accade l'imponderabile. Camara interviene duramente su Celiento, praticamente preso di mira dai calciatori costieri, e scoppia la rissa. Cigliano è quello che si sbraccia più di tutti e Marra gli sventola sotto il muso il cartellino rosso. In 9 contro 10, col fiato corto e le gambe che collassano per un caldo ostile già dalle prime battute del match, per la Puteolana diventa quasi una impresa architettare il sorpasso. Gli attacchi infatti sono scriteriati e l'ingresso di Bellante per Guarracino serve a poco. Solo Festa, subentrato a metà ripresa a Ragosta, si avventa in qualche cambio di passo audace per provare ad accelerare i tempi. Ma la squadra si spezza radicalmente in due tronconi, smarrendo qualsiasi compattezza. E il Sorrento non ne approfitta, pur guadagnandosi almeno tre ripartenze fragorose. Cassata, spedito in attacco da Liccardi, ritarda troppo il momento della conclusione e si fa anticipare da Ruggiero, poi lo stesso "Toro", pescato da Mezavilla, coglie il palo a Romano battuto, con la difesa granata paralizzata da paure e acciacchi vari. E, proprio mentre le due panchine iniziano a beccarsi, Cassata ricambia il favore a Liccardi, che spreca ancora davanti a Romano: bravo il pipelet granata che esce tempestivamente sull'attaccante non consentendogli di concludere. Ma la sensazione è che il Sorrento preferisca volontariamente non infierire, malgrado non sia di questo parere qualche accreditato di parte granata che, a fine partita, si scaglia a muso duro contro alcuni tesserati rossoneri presenti in tribuna, rimproverati di "eccessivo impegno". Impegno che certamente la squadra di La Scala non ha lesinato, ma non certo con atteggiamenti particolarmente belligeranti. Insomma, una Puteolana più tonica fisicamente, lucida mentalmente, e soprattutto meno ingenua, non avrebbe avuto particolari difficoltà a portarsi via i tre punti contro un avversario maggiormente appagato. Questo non è avvenuto principalmente per responsabilità specifiche. E, con la salvezza appesa ad un filo (sebbene penda un ricorso per il derby col Portici a causa della presunta posizione irregolare di Schiavi), recitare il mea culpa sarebbe preferibile a qualsiasi altra analisi. Mentre viene confermato il silenzio stampa per tutti i tesserati, qualche altro tifoso, visibilmente arrabbiato, attaccherà anche la gestione societaria all'esterno del "Conte", tra malumori e inquietudini irrefrenabili. Il Sorrento, invece, è ad un passo dal traguardo. Uno, simbolico, lo raggiunge tuttavia Pino La Scala, al primo punto esterno della sua gestione dopo cinque stop. L'altro, anche in questo caso, sarà quello di riconquistare la fiducia di una parte della tifoseria, disillusa da voci di presunti ridimensionamenti che, dopo il match col Picerno all stadio Italia, hanno portato ad un confronto tra le parti.
PUTEOLANA-SORRENTO 1-1
23'pt Guarracino (P); 28'st Mezavilla (S). Al 7'pt Sandomenico (S) fallisce un calcio di rigore
PUTEOLANA (4-3-3): Romano, Marigliano (20'st Sardo), Riccio, Massa, Armeno; Autieri (27'st Fibiano), Cigliano, Ruggiero; Celiento, Guarracino (39'st Bellante), Ragosta (20'st Festa). A disp. V. Riccio, Zingaro, Delle Curti, Lauria, Romeo. All. Giovanni Iodice
SORRENTO (4-3-3): Scarano, Basile, Cacace, Fusco, Masullo; La Monica (21'st Cassata), Mezavilla, Maranzino (43'pt Langella); Camara (37'st Somma), Liccardi, Sandomenico (45'st Mancino). A disp. Orazzo, A. Gargiulo, Vitale, Esposito, Giordano. All. Pino La Scala
ARBITRO: Alessio Marra (Mantova)
ASSISTENTI: Fabrizio Cozza (Paola) e Leonardo Varano (Crotone)
AMMONITI: Armeno (P), Basile (S), Mezavilla (S), Massa (P), Iodice (all. P dalla panchina), Camara (S).
ESPULSI: 23'st Armeno (P) per doppia ammonizione, 33'st Basile (S) per doppia ammonizione, 34'st Cigliano (P) per fallo di reazione.
ANGOLI: 3-3
RECUPERO: 2'pt, 6'st
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