Con una lettera aperta, il presidente dell'Afragolese, Raffaele Niutta, ha voluto rivolgersi ai tifosi esprimendo il suo rinnovato impegno al vertice della società dopo gli screzi delle scorse settimane seguite alle dimissioni presentate nel post partita con l'Insieme Formia. Nei giorni scorsi si era vociferato anche di una imminente cessione del club ad un gruppo di imprenditori di Ercolano: indiscrezioni che non hanno avuto per ora conferme. 

"Cara Afragola, cari Afragolesi, cari tifosi, cari gruppo Leoni Sciolti, vi scrivo queste parole che sento di dovervi con l’umore di un uomo che sa di aver sbagliato.

Inizio col chiedere scusa alla città ed ai suoi meravigliosi tifosi e a tutti voi che amate più di ogni altra cosa i colori rossoblù, se una serie di eventi, anche emotivi, mi hanno trascinato in un qualcosa che non pensavo nemmeno lontanamente potesse accadere.

Tuttavia, anche nei rapporti più solidi possono capitare incomprensioni, scontri verbali. Questo non significa non amare o non considerare i destinatari delle suddette incomprensioni.

Molte volte si agisce d’istinto, quell’istinto che è figlio del momento storico che si attraversa. Il sottoscritto da mesi vive momenti sia familiari che lavorativi a dir poco preoccupanti che molti non sanno. Tutto questo porta ad uno stress mentale ed emotivo che ti porta a commettere delle imprudenze.

È anche vero che se c’è stata questa reazione, è dovuta a degli attacchi alla mia persona sia come presidente che come uomo. Nel primo caso posso comprendere e giustificare, nel secondo caso no. Mi sarei auspicato una vicinanza non solo fisica ma soprattutto morale, per i problemi che ha avuto e sta avendo la mia amata moglie.

In questo periodo, ho capito che l’invisibile fa più male del visibile, quest’ultimo rende tutto silenzioso mentre l’invisibile può essere devastante. Il mio amore per i colori rossoblù è rimasto intatto, questi colori costituiscono una mia seconda pelle. Considero Afragola la mia seconda casa. Quello che è accaduto è frutto solo di impulsività non certamente di un mio pensiero. Se ho ferito, senza volerlo, i sentimenti credetemi non era mia intenzione.

La cosa più importante per me, è che questo screzio che c’è stato tra di noi non rovini il nostro rapporto. Sono il presidente di tutti, il presidente che, insieme ai suoi validi collaboratori e soci, ha tracciato un percorso che abbiamo centrato. Ne abbiamo stilato un secondo che, sono certo, centreremo. Sono aperto a qualsiasi tipo di associazionismo, soprattutto con imprenditori afragolesi che abbiano volontà e piacere di accompagnarmi in questo percorso, in quanto i “rossoblù” sono i colori di un'intera e meravigliosa città nella quale, ricordate bene, rimarrà il titolo.

Quest’ultimo è di AFRAGOLA e non permetterò a niente e nessuno che possa spostarsi su altre piazze. L’Afragolese è degli Afragolesi.

Sicuro di una vostra comprensione e di una collaborazione per poter gioire tutti insieme per vincere l’obiettivo che ci siamo prefissi di raggiungere, “vincere te undique”.

Con affetto". 

Sezione: Serie D / Data: Sab 06 marzo 2021 alle 22:30
Autore: Stefano Sica
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