"Mi trovo molto bene qui, sono stato accolto alla grande. Sono felice della scelta fatta, questo è un gruppo sano, che ormai con i risultati acquisisce sempre maggiore fiducia. Ci sono tutti i presupposti per fare bene". Sette partite, di cui cinque da titolare, e un gol al Catanzaro nella partita che ha inaugurato il riscatto della Paganese. E' il bilancio parziale di Simone Raffini, intervenuto nell'appuntamento del venerdì di Pianeta Azzurrostellato condotto da Peppe Nocera e Danilo Sorrentino. L'attaccante bolognese racconta intanto i primi passi mossi con la maglia azzurrostellata dopo l'addio alla Fermana. 

"Sono arrivato in un momento di difficoltà della squadra. Questa cosa la percepivo, perciò sono stato contento di aver dato una "botta" al campionato della Paganese con quel gol al Catanzaro. Sono stato chiamato per questo. Da quel momento, con l'aiuto del mister, abbiamo aumentato consapevolezza e fiducia tanto da riconfermarci nelle partite successive. Mettiamo in campo buone prestazioni perché abbiamo una identità e sappiamo quello che dobbiamo fare. Vogliamo la salvezza diretta il prima possibile e, per raggiungerla, dobbiamo andare su qualunque campo per cercare di imporre il nostro gioco e vincere. Se vuoi prenderti i tre punti, devi osare, senza essere comunque presuntuoso e conoscendo i tuoi limiti. Se non si può vincere, non si deve neanche perdere, specie quando devi fare punti in chiave salvezza. Il mister ci ha dato in ogni caso un input, che è quello di non aver paura e di giocarcela sempre a testa alta. Le qualità le abbiamo e al momento siamo riusciti a rispondere positivamente a questo. Ora vogliamo continuare. Il gol "tolto" a Squillace con la Turris? E' stato l'istinto dell'attaccante. Col Catania, invece, una deviazione del portiere sul tiro-cross di Guadagni mi ha spostato la palla, che io poi ho provato a colpire pur essendo ormai sbilanciato. Ero più avanti del pallone, ma sulla conclusione di Guadagni mi ero mosso bene. Siamo comunque contenti del pareggio, ci consente di muovere la classifica ed è quello che conta di più. Anche a Francavilla il pari è stato giusto considerate le occasioni che entrambe abbiamo avuto. L'importante è aver dato continuità di prestazione, infatti anche lì abbiamo confermato di avere un'identità. Con la Turris il mister ha preferito mettere un vertice alto come Guadagni, brevilineo e in grado di darti brillantezza, al posto di un centrocampista. E' stata una scelta azzeccata perché siamo riusciti a salire e ad alzare il pressing. Il segnale era proprio quello di andare ad attaccare piuttosto che restare a difenderci. Questa mentalità positiva condiziona tutti, difensori, centrocampisti e attaccanti. Tutti si sacrificano e restano compatti. Il gruppo poi è la chiave: nessuno mette il muso o pensa a interessi personali. Anche chi non gioca sa che deve allenarsi bene innanzitutto per se stesso, perché una salvezza resterà comunque nel suo curriculum personale. Ma parliamo di bravi ragazzi e questo è importante".

L'approdo alla Paganese. "Non sono entrato più di tanto nelle dinamiche di calciomercato. Il lavoro è stato fatto più dal mio procuratore e dalla Fermana. Io ero solo in cerca di maggiore spazio, volevo giocare con più continuità. Il fatto di trasferirmi per la prima volta al Sud inizialmente mi ha fatto titubare, poi ho trovato un ambiente incredibile, caloroso. Ho conosciuto persone umili, che ti danno affetto, a partire dai segretari per finire ai magazzinieri. Ma anche fuori ho conosciuto persone magnifiche, sempre disposte ad aiutarti. Alla fine tutto questo ti apre gli orizzonti, ti fa conoscere stili di vita diversi, ed è un bagaglio culturale che poi ti ritrovi nella vita e che potrai raccontare a tutti. Il primo desiderio venendo qui era quello di mangiare una pizza, che credo sia la pietanza per eccellenza da queste parti. Sul dialetto facevo un po' di fatica, ma ora qualche termine lo sto imparando. Io poi sono curioso di apprendere qualche parola in napoletano".

Verso il Teramo. "Sarà una partita difficile, ma sappiamo quello che dobbiamo fare. Loro hanno qualità, idee e giocano bene al calcio. Io li ho affrontati in amichevole questa estate e mi hanno dato l'idea di una squadra propositiva. Dovremo stare attenti e concedere pochissimo, provando anche noi ad imporre il nostro gioco e fargli male al momento opportuno. Anche noi scenderemo in campo per vincere". 

Sezione: Serie C / Data: Sab 27 febbraio 2021 alle 11:00
Autore: Stefano Sica
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