Paganese, Di Napoli: "Vanificato un buon primo tempo. Siamo troppo fragili"

Debutto infausto sulla panchina della Paganese per Lello Di Napoli nel derby con la Casertana. Gli azzurrostellati vanificano nel secondo tempo quanto di pregevole fatto nel primo, spia di limiti caratteriali evidenti e che non passano inosservati anche nell'analisi post gara del tecnico napoletano. 

"Sono soddisfatto del primo tempo perché i ragazzi hanno applicato quello che avevamo provato. Siamo stati intensi e abbiamo proposto un buon calcio. Nel secondo tempo siamo venuti meno caratterialmente e questa è una pecca che dobbiamo eliminare. La partita è finita già dopo il loro pari visto che abbiamo preso due gol in sette minuti. Purtroppo questa squadra si dimostra fragile e la Casertana è attualmente su un piano diverso sotto l'aspetto dell'entusiasmo e dell'autostima. Capisco che non sia facile dopo quattro sconfitte consecutive, con oggi la quinta, eliminare le paure. Mi dispiace solo che la prestazione del primo tempo non sia stata valorizzata con un altro gol che avremmo meritato: le occasioni per il raddoppio le abbiamo avute. Sull'aspetto caratteriale si può e si deve lavorare per evitare questi crolli psicologici che finiscono per ammazzarci. Sul mercato interverremo, ma mi aspetto di più da chi ho ora. Di sicuro la società si adopererà per apportare i correttivi giusti. Ma i miei ragazzi devono avere una reazione. È uno scatto che pretendo io ma deve pretendere anche ciascun giocatore da se stesso, perché non si può perdere una partita in questo modo. I complimenti ai ragazzi li faccio per aver eseguito nel primo tempo quanto provato in allenamento, peraltro su un campo difficile. Ma non basta. Come ho detto ieri, questa sconfitta deve essere l'occasione per imparare piuttosto che per abbattersi, capendo che, se vogliamo, ce la possiamo giocare con chiunque. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo supportarci tra noi. Se lavori con la paura addosso, perdi anche un rimpallo. Loro per esempio hanno trovato secondo e terzo gol approfittando del fatto che fossimo mentalmente scarichi. Ora il lavoro è l'unica medicina possibile. In questo ho la massima disponibilità da parte dei ragazzi".