Da un Fabio all'altro. A Benevento è iniziata ufficialmente da qualche giorno l'era Cannavaro, allenatore alla sua prima esperienza in Italia che però ha già vinto trofei e campionati all'estero. Idee chiare e messaggio esplicito rivolto alla squadra: "Sono stato un difensore, ma il mio Benevento deve arrivare al risultato attraverso il gioco. E, per farlo, devo proporre una formazione che attacca, che accetta anche di correre qualche rischio pur di segnare un gol più dell'avversario. L'obiettivo principale è portare tutti allo stesso livello di condizione fisica, ci sono tutti i presupposti per vivere una stagione da protagonisti pur mantenendo i piedi per terra". Alla fine, dunque, Caserta paga per tutti. Pubblicamente la società lo ha ringraziato per il lavoro svolto pur ammettendo che, forse, "bisognava cambiare quattro mesi fa, ma col senno del poi non si raggiungono i risultati e dobbiamo essere bravi a voltare pagina ripartendo da un grande professionista che ci onora della sua presenza nella nostra città". L'anno scorso un Benevento reduce da una retrocessione drammatica (sportivamente parlando, s'intende) riuscì comunque a qualificarsi ai playoff lottando per la promozione diretta fino all'ultima giornata, pesarono gli inattesi passi falsi interni con Ternana e Spal. In questa stagione, invece, già il ko all'esordio contro il Cosenza aveva animato il dibattito all'interno della società, al punto che Caserta partì per la trasferta di Genova consapevole si giocasse tanto. Alla fine i numeri hanno spinto la dirigenza a cambiare allenatore e l'avvento di Cannavaro è stato accompagnato dall'entusiasmo dei tifosi. "Vedere lo stadio vuoto non aiuta, dobbiamo riempire il Vigorito" ha detto in conferenza stampa Cannavaro, ma Vigorito ha comunque ringraziato "i tanti abbonati che ci hanno dato fiducia e che faranno la differenza".

A proposito di Vigorito, è evidente che il presidente abbia ritrovato entusiasmo dopo le note vicende estive che lo spinsero a prendersi una fisiologica pausa di riflessione. Il patron è pronto ad investire ancora e potrebbe lavorare in una doppia direzione: il rafforzamento della squadra a gennaio in tutti i reparti e un centro sportivo che possa essere la forza della prima squadra e la base per il settore giovanile. "Quando un tecnico di questo spessore mi chiede di spendere in infrastrutture e non si sofferma solo sullo stipendio e sull'abbellimento fine a sè stesso dello spogliatoio diventa un obbligo morale riflettere e fare il possibile per agevolare il suo lavoro e favorire la crescita della nostra squadra" ha chiosato il patron che, in questi giorni, con un mix di ammirazione e curiosità ha seguito diversi allenamenti dal vivo raccogliendo sensazioni positive. La palla, ora, passa al terreno di gioco.

Sezione: Serie B / Data: Lun 26 settembre 2022 alle 17:47 / Fonte: Tuttomercato.web
Autore: Antonio Vistocco
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