Ci eravamo illusi (che scemi che siamo eh?!) di dare un senso a quest'ultima giornata di campionato con il record di Ghigo Gori che poteva fare il suo esordio in seria A dopo aver accompagnato la Strega fin dalla "vecchia" C2.

Ed invece no.

Siamo degli stupidi romantici, lo sappiamo.

Ma perché mandarlo in Tribuna?

Perché non concedergli neanche un minuto?

Uno stramaledettissimo minuto.

E non veniteci a dire che la colpa è di Inzaghi.

Sarà anche la sua, ma qui c'è lo zampino anche della società che poteva e doveva imporsi nel caso.

Anche su una gamba, in una partita che non ha senso alcuno, Ghigo avrebbe dovuto fare il suo ingresso in campo.

L'amore per questa maglia si costruisce non solo con le promozioni cara società.

Si costruisce creando passione, coltivando anche storie come quella di Gori.

Si crea rispettando la memoria di un club che esiste dal 1929 e non solo da 15 anni, che saranno stati anche quelli calcisticamente più forieri di successi ma che hanno troppe zone d'ombra rispetto a quel concetto di passione ed amore verso la maglia del Benevento che passano attraverso uomini e storie come Ghigo Gori.

Come spesso accade con storie del genere si accamperanno mille scuse (se mai ci saranno). Appunto, scuse, nulla di più.

Nel nostro piccolo lo vogliamo ringraziare così, come sempre, mettendoci la faccia.

Sezione: Serie A / Data: Mar 25 maggio 2021 alle 11:30
Autore: Alfonso Marrazzo
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