Ospite di Radio Punto Nuovo, il dott. Vincenzo Salini, componente della Commissione Medica FIGC, ha analizzato le vicende di Juventus-Napoli, a partire dall'ipotesi di rivedere il protocollo: "Si tratta di un protocollo chiaro nelle sue regole, è perfettibile, ma prevede ogni fase e può far fronte ad ogni tipo di problema per far riprendere il campionato. Ovvio che alcune regole siano diverse rispetto alla popolazione normale, altrimenti sarebbe stato impossibile riprendere il campionato".

La bolla?
"Quando è stato proposto il protocollo, l'Italia era in lockdown. Non possiamo pensare che il popolo italiano giri liberamente ed i calciatori siano in lockdown. Noi teniamo i calciatori sempre sotto controllo, facevamo un tampone ogni 4 giorni, ora abbiamo abbassato un po' la soglia, anche per problemi logistici. Speravamo che non ci fosse questa recrudescenza: come commissione medica FIGC, ci è stato chiesto quello che si doveva fare ed il nostro protocollo è stato copiato in tutta Europa. Non è in programma di tornare ad un tampone ogni 4 giorni".

Juventus-Napoli catena da spezzare?
"Se dobbiamo ragionare in termini di prudenza e sicurezza al 100% nessun campionato sarebbe mai ripreso. Ci deve essere un equilibrio tra il rischio e la possibilità di giocare. La decisione della Asl è arrivata in modo autonomo, il protocollo era chiaro: dovevano essere isolati i positivi. Non entro nel merito di Juventus-Napoli, sul protocollo c'è scritto che i positivi vanno isolati e gli altri devono entrare in bolla. Secondo il protocollo c'erano le condizioni per giocare Juventus-Napoli. Nel momento in cui interviene la Asl, si supera il protocollo. Ed ora resta da capire se il patrocinio sul campionato di calcio è delle Asl o delle Federazione. Con un uno o due positivi, non si può bloccare una partita, altrimenti il campionato non si completa".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 06 ottobre 2020 alle 22:44 / Fonte: Tuttomercatoweb
Autore: Antonio Vistocco
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