Come si può arrivare a vincere una Scarpa d’oro davanti a mostri sacri come Mbappe, Haaland, CR7 e Lewandowski?

“Partendo da una tuta arrotolata male”, potrebbe rispondere con un sorriso Ciro Immobile; ma per capire questa criptica risposta, è necessario fare un passo indietro. Che le fortune di Immobile abbiano avuto inizio nel magico Pescara di Zeman, in compagnia di Verratti e Insigne, è storia conosciuta. Ciò che i più non sanno, è che l’esordio di Immobile con i Delfini ha un risvolto (mai parola fu più azzeccata) molto particolare.

In occasione della prima giornata di Serie B del Campionato 2011/2012, Immobile non faceva parte degli 11 titolari scelti da Zeman: il posto di centravanti spettava a Riccardo Maniero (attualmente in forza all'Avellino in Serie C), che però a poche ore dall’inizio del match, face letteralmente imbestialire il boemo.

Il tecnico, fissato con il corretto rispetto dell’etichetta e dell’abbigliamento, si infuriò con il calciatore, reo di aver arrotolato le maniche della tuta per sfuggire al caldo. Zeman, dimenticandosi delle mezze misure, lo relegò in tribuna, lanciando il giovane Ciro Immobile.

Il resto è storia: quella che ha portato uno scugnizzo di Torre Annunziata alla vittoria della Scarpa d’oro.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 25 febbraio 2021 alle 17:03 / Fonte: Calciatori Brutti
Autore: Arturo Scarpaleggia
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