Elegante e carismatico, perfezionista e ambizioso. Una volta raccontò alla “Gazzetta dello Sport” che la sua sigla aveva due B ma che la terza B – intesa come serie - sarebbe arrivata con l’Ischia Isolaverde, il grande amore di una vita. Un sogno destinato a restare nel cassetto. E’ morto Bruno Basentini, classe 1943, imprenditore alberghiero e storico presidente della squadra di calcio dell’isola che lui, potentino di nascita (ma trapiantato a Ischia dal ‘73), seppe portare ai massimi livelli della sua secolare storia.

Ne prese le redini a metà della stagione 1989/90, conclusa con la retrocessione in C2, rilevandola - in seguito a una chiamata alle armi dell’allora sindaco Enzo Mazzella - da Roberto Fiore. L’anno dopo vinse il campionato, riportando l’Ischia in C1 e conducendola al quinto posto, miglior risultato di sempre: Per la panchina si era affidato al temperamento settentrionale di Piero Cucchi, classe 1939, allenatore di poche parole e grande concretezza. Dalle divise sociali, affidate a uno stilista, all’organizzazione aziendale, Basentini diede a quella squadra di provincia un nuovo imprinting professionistico, inedito a queste latitudini e per certi versi visionario. Carattere deciso e risoluto, amava seguire allenamenti e partite dalla panchina e instaurò con l’appassionata tifoseria un rapporto di grande trasparenza e rispetto.

Lasciò il passo nel 1994, cedendo la squadra al farmacista Catello Buono: qualche anno dopo l’Ischia sarebbe fallita, ricominciando dal campionato regionale di Eccellenza. E lui, Basentini, tornò alla presidenza nella stagione 2005/06. L’obiettivo, anche stavolta, era quello di vincere. Per farlo riportò sull’isola il talento di Enrico Buonocore, fantasista dal sinistro fatato con lunghi trascorsi nel calcio che conta, tra i trascinatori di un campionato da record. Il nuovo idillio durò però poco: deluso dalla campagna abbonamenti, Basentini decise di dimettersi affidando il tutolo nelle mani del sindaco Giuseppe Brandi. Sui social va diffondendosi in queste ore il commosso ricordo degli storici tifosi dell’Ischia Isolaverde, che lo ricordano come icona di un calcio di provincia dal sapore d’antan.

Ma le parentesi calcistiche hanno soltanto impreziosito la lunga carriera di Basentini nel ramo turistico, inaugurata negli anni ’70 da impiegato della Carriero & Baldi. Fu general manager prima e amministratore delegato poi della Cabalhotel, gestore e proprietario del Grand Hotel Terme di Augusto, fondatore di un tour operator, consigliere nazionale di Fderterme, Basentini ebbe ruoli in Federturismo e in Confindustria e provò anche la carriera politica, candidandosi alle elezioni regionali nel 2005 a sostegno di Antonio Bassolino.

Sezione: Fuori Campo / Data: Lun 15 marzo 2021 alle 20:14 / Fonte: Tuttopotenza
Autore: Antonio Vistocco
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