Napoli)- Preoccupazione, rabbia, insofferenza. Napoli vive così il primo giorno di «coprifuoco´ e quella che potrebbe essere la vigilia del lockdown annunciato dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Prima delle 23, orario in cui scatta la chiusura di tutte le attività non essenziali, sembra un normale venerdì ai tempi del Covid.

I negozi spengono le luci delle vetrine, i tavoli di bar, ristoranti e pizzerie approfittano delle temperature non ancora invernali per riempire i tavoli all’esterno, le persone passeggiano per le vie del centro, rigorosamente con la mascherina. Non c’è il pienone come nelle scorse settimane, soprattutto in centro e nella zona di Chiaia, e il traffico è ridotto, ma ci si gode gli ultimi momenti di apparente normalità. Tra poco tutti si fermerà, o quasi. Davanti all’ingresso dell’università Orientale, nella zona del centro storico, ristoratori, esercenti e cittadini si ritroveranno per dar vita a una fiaccolata di protesta contro le restrizioni imposte dalla Regione. La zona è già presidiata da blindati e da agenti delle forze dell’ordine

Sezione: Fuori Campo / Data: Sab 24 ottobre 2020 alle 00:51 / Fonte: Twikie.it
Autore: Antonio Vistocco
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