I Lupi perdono in maniera assolutamente inopinata due punti preziosissimi nei minuti finali di una match che stavano conducendo in porto senza neppure troppi affanni. Pensate: a cinque minuti dal novantesimo i biancoverdi erano avanti di due reti e tutto lasciava presupporre che la vittoria ormai era cosa fatta.

Invece, gli uomini di Braglia, rimasti incredibilmente in dieci, per uno sciocco fallo di reazione da parte del loro uomo più esperto, Maniero, hanno abbassato soverchiamente il proprio baricentro, dando il modo alla Turris (compagine umile e fiera, ma certamente non all'altezza dei padroni di casa) di affidarsi ad un pressing disperato ma assai produttivo.

Due autentiche sciocchezze, o meglio due colossali dormite della retroguardia biancoverde, con il portiere Pane (subentrato ad inizio ripresa all'infortunato Forte) tra i maggiori responsabili, hanno consegnato un incredibile pareggio ai generosissimi calciatori corallini.

Ma, partendo dal nono minuto di gara (vale a dire da quando questo derby fu interrotto per l'impraticabilità del campo), c'è parecchio da analizzare, ancorchè questo recupero abbia avuto nella coda finale i colpi di scena più eclatanti.

Le tante assenze in casa biancoverde (Fella, Errico, L.Silvestri, Rizzo e Ciancio), a cui si è aggiunto all'ultimo momento il difensore Rocchi hanno indotto mister Braglia a tentare un nuovo sistema di gioco, con una linea difensiva a quattro, che ha determinato la rinuncia iniziale alla spinta degli esterni. Con Adamo a terzino destro, praticamente bloccato per la marcatura sull'ex Da Dalt (che gli è costata pure un'ammonizione) e l'omologo mancino Tito che ha avuto un avvio assai titubante in fase offensiva (tra l'altro un suo errore ha provocato un'occasione pericolosa per gli avanti torresi), l'Avellino non è parso completamente a proprio agio.

Se poi, a queste difficoltà, si aggiunge una manovra in fase propositiva ancora povera di idee, con la coppia Marco Silvestri-De Francesco "distratta" e scarsamente produttiva, si capisce agevolmente come mai, nonostante il nuovo sistema di gioco di Braglia consentisse l'uomo in più a centrocampo, l'Avellino non riuscisse a pungere più di tanto una Turris apparsa leggera dalla cintola in giù.

Dopo un paio di occasioni sciupate dai Corallini, per altrettanti errori in disimpegno di Dossena e Marco Silvestri, poco prima della mezzora di gioco i biancoverdi riuscivano a passare in vantaggio: il solito D'Angelo si inseriva in area corallina e faceva partire una conclusione a botta sicura, che trovava la respinta del palo alla sinistra del portiere ospite, che non poteva nulla sulla ribattuta in rete di Santaniello. Il vantaggio dei Lupi metteva la gara sui binari previsti da mister Braglia, con gli ospiti che non riuscivano ad organizzare una reazione consistente.

Ad inizio ripresa il primo episodio negativo per i Lupi: il portiere Forte si infortunava ed era costretto a lasciare il terreno di gioco addirittura in barella. Gli subentrava l'esperto Pane. Dopo una lunga fase in cui i Lupi, apparivano in totale controllo del match, un tiro di Tito destinato a finire sul fondo, veniva intercettato dallo stinco di Rainone che deviava la sfera alle spalle del portiere corallino. Due a zero e partita ormai virtualmente chiusa.

Ma come dicevano i Latini: "In cauda venenum"!. Purtroppo, mai detto antico risulterebbe più "espressivo" per definire ciò che è accaduto all'Avellino nel quarto d'ora finale (recupero compreso) di questo derby.

Al 78', il neo entrato Maniero incorreva in un errore imperdonabile: rispondeva con un fallo di reazione alla provocazione del suo diretto marcatore, e si faceva espellere dall'arbitro. Rimasto in dieci, l'Avellino smetteva di attaccare e si rinchiudeva nella propria metà campo. Un paio di indecisioni sotto porta del pacchetto difensivo biancoverde confezionavano una "frittata" inammissibile per una compagine che vuole sentirsi grande. Due colpi di testa, di due attaccanti corallini, Persano e Romano (il secondo su calcio d'angolo con una topica di Pane che usciva a vuoto), regalavano un punto insperato agli ospiti e lasciavano i Lupi con un pareggio che sapeva tanto di sconfitta.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 28 ottobre 2020 alle 21:04
Autore: Rino Scioscia
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