Tutti i derby campani li viviamo con grande partecipazione, ce ne sono tanti sentitissimi che muovono folle oceaniche, purtroppo in tempo di covid non sarebbe possibile. Ma quello che si giocherà domani al Vigorito è un derby campano di serie A, la partecipazione emotiva è doppia. Benevento-Napoli è anche un derby tra due tifoserie non così ostili l’una con l’altra, siamo lontani dall’accesissima rivalità che si respira in altri derby della nostra regione. La gara tra sanniti e partenopei è andata in scena già tre anni fa, quando c’era un grosso divario tra le due squadre, ed erano tantissimi anni che nel massimo campionato mancava uno scontro fratricida tra campane. Poi per due anni, il Benevento è stato lontano dalla massima serie ma il progetto prevedeva di ritornarvi in tempi brevi e nello scorso campionato la Strega ha fatto fuoco e fiamme appollaiandosi in vetta dalla prima giornata senza mai essere spodestata. Una promozione figlia della programmazione, Pippo Inzaghi si è rivelato un grande timoniere trovando a Benevento l’ambiente ideale dopo una esperienza non proprio positiva a Bologna.

Diversa la promozione nel 2017, ottenuta ai play off dopo che la squadra di Baroni chiuse il campionato al quinto posto per poi ergersi a protagonista nelle sfide decisive. Una promozione in serie A che mandò la piazza in estasi, un salto che sarebbe entrato dritto nella storia del club con una dedica particolare a tutti quelli che dileggiavano i giallorossi per non essere mai stati in serie B. Di punto in bianco si ritrovavano in A, una impresa a cui la squadra aveva creduto nella fase clou della stagione, mentre nello scorso anno è stata allestita una corazzata che ha travolto ogni avversaria, si può tranquillamente dire che il Benevento abbia fatto campionato a sé. La musica è cambiata subito nel secondo campionato di A, se nel primo la compagine sannita ha dovuto aspettare diciannove giornate per festeggiare una vittoria, adesso ne è bastata una, la prima, contro una Sampdoria rimontata e ribaltata dopo che si era portata sul doppio vantaggio.

Sarà una sfida diversa quella di domani tra Benevento e Napoli, diversa soprattutto rispetto a quella che tre anni fa si giocò al Vigorito con gli azzurri in piena lotta scudetto e i sanniti, affidati a De Zerbi in seguito all’esonero di Baroni, già con un piede e mezzo in cadetteria. Il Napoli si impose con uno 0-2 autorevole, ma fu comunque una gara più equilibrata rispetto a quella dell’andata conclusasi con un tennistico 6-0 in favore di capitan Hamsik e compagni. Peccato che domani lo stadio sarà vuoto, a parte le mille presenze consentite, il Benevento vuole mettere fieno in cascina per la salvezza, e dimostrare di poter tenere testa ad una grande dopo i dieci gol incassati tra Inter e Roma, mentre il Napoli, scivolone europeo a parte, in campionato è a punteggio pieno dopo tre giornate (almeno sul campo). Sarà la sfida tra due grandi amici come Pippo Inzaghi e Rino Gattuso che hanno fatto grande quel Milan che furoreggiava in Europa. Sarà la sfida tra i fratelli Insigne, Lorenzo da un lato e Roberto dall’altro. Sarà la sfida tra due campane di serie A e noi non vediamo l’ora di seguirla.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 24 ottobre 2020 alle 18:13
Autore: Maurizio Longhi
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