I Lupi riprendono a vincere dopo l'inopinato pareggio di Monopoli. E' il Potenza la vittima di turno. La compagine lucana arrivata al Partenio-Lombardi dopo aver conseguito una serie di importantissimi risultati (specialmente la vittoria di Bari) ha dovuto riporre nel cassetto il sogno di uscire indenne dal terribile confronto con i Lupi.

La squadra biancoverde, scesa in campo con il piglio giusto, quello delle giornate migliori, ha messo sotto sin dall'inizio i malcapitati lucani, dando dimostrazione davanti alle telecamere della Rai di essere complesso di notevole caratura, decisamente fuori portata per i ragazzi di Gallo. Se il risultato si è sbloccato soltanto dopo oltre mezzora di gioco è stato solo perchè il portiere potentino, Marcone, ha compiuto diverse parate, anche con l'aiuto della traversa, che hanno spostato più in là l'orario della prima marcatura biancoverde, nell'aria sin dalle prime battute di gioco.

La rabbia ed il rammarico per i due punti persi nei minuti finali del match di Monopoli, ha spinto i Lupi a strapazzare oltremodo i Rossoblu, che poco o nulla hanno potuto dinanzi allo strapotere tecnico della vice capolista del girone. La differenza di spessore tecnico tra le due compagini è parsa palmare, anche perchè il Potenza di Gallo ha inteso giocarsi le proprie carte a viso aperto, senza affidarsi ad una difesa ad oltranza.

L'Avellino ha sfruttato al massimo la lodevole volontà degli ospiti di provare a giocare senza rinunciare alle proprie velleità offensive. Negli spazi enormi concessi dai Lucani, i vari Tito, Aloi, D'Angelo e Adamo hanno scorrazzato in lungo ed in largo, imponendo il proprio superiore palleggio, gestendo con maestria la manovra offensiva.

Sono venute fuori, in tal modo, diverse occasioni da gol, con il portiere ospite protagonista. Ma il buon Marcone ha dovuto capitolare poco dopo la mezzora, allorquando Tito ha ripreso una respinta corta proprio del pipelet lucano, ed ha piazzato un diagonale mancino che ha perforato il bunker del Potenza, dando il legittimo vantaggio ai Lupi.

Sbloccata finalmente la partita, la squadra biancoverde ha accentuato la propria spinta offensiva, senza, tuttavia, trovare il gol della sicurezza. Cosi, dopo quarantacinque minuti tambureggianti da parte dell'Avellino, il primo tempo si è chiuso con il minimo vantaggio biancoverde.

Alla ripresa delle ostilità, la squadra di Braglia riprende da dove aveva chiuso la prima frazione, imponendo la propria presenza nella trequarti lucana, alla ricerca del raddoppio. Che è arrivato dopo soli tre minuti, grazie ad un calcio di rigore assegnato dall'arbitro per un netto fallo in area potentina compiuto su Luigi Silvestri. Sul dischetto è andato Maniero che ha trasformato con grandissima potenza e precisione.

Il doppio vantaggio ha chiuso definitivamente il match, ma non la voglia dei Lupi di continuare ad attaccare. La spinta in avanti dei biancoverdi è stata sempre costante e pressante, producendo anche il terzo gol, sempre su rigore. Questa volta è andato sul dischetto il rigorista ufficiale, D'Angelo, che ha trasformato spiazzando Marcone.

Sul tre a zero i Lupi hanno cominciato a fare accademia, e così una vittoria che poteva essere molto larga è diventata addirittura quasi misera nel punteggio, perchè il Potenza ad un quarto d'ora dalla fine è riuscito a pervenire al gol della bandiera con Volpe.

La vittoria di questa sera ha consentito ai Lupi di guadagnare altri due punti sul Bari, portando il proprio distacco a sette punti sui Pugliesi. Cosi, quando mancano soltanto sette gare al termine della regular season, l'Avellino comincia a toccare con mano la concreta possibilità di un secondo posto molto allettante ai fini della coda dei play off, perchè le prospettive di vittoria finale, nella post season, diventerebbero davvero cospicue.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 18 marzo 2021 alle 00:11
Autore: Rino Scioscia
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