L'Avellino si sbarazza del giovane ed "innocuo" Monterosi con imbarazzante semplicità, senza dover faticare più di tanto. Gli uomini di Braglia hanno fatto la voce grossa al cospetto di una banda di ragazzi (nella distinta dei Laziali erano presenti, tra campo e panchina 13 under) in cerca di un futuro da calciatore. Francamente, per i tifosi biancoverdi è stata più snervante l'attesa del match (soprattutto all'indomani della brutta sconfitta rimediata da Aloi e compagni a Catanzaro) che non l'evolversi del confronto nei novanta e passa minuti di gioco. L'Avellino, privo di Maniero e di Murano (per il potentino solo panchina), e con un Di Gaudio quasi impresentabile, ed un Plescia ancora convalescente per i tanti malanni fisici, che ne hanno condizionato finora il rendimento, si è disposto in campo con un 4-4-2, con Kanoute a supporto del centravanti palermitano. Senza sforzarsi più di tanto, badando soprattutto al sodo, e senza trovare soverchia resistenza tecnica da parte dei volenterosi laziali, i Lupi hanno, di fatto, archiviato la pratica Monterosi già a metà primo tempo, allorquando hanno sbloccato il risultato, grazie ad un'incursione in area avversaria da parte di Carriero, conclusa con un sinistro a giro che ha mandato la sfera ad infilarsi in rete dopo avere carambolato sulla parte interna del palo alla destra del pipelet laziale. Un gol spettacolare con il quale l'ex interno del Monopoli si è fatto ampiamente perdonare la non brillante prestazione in quel di Catanzaro. Ottenuto il vantaggio, i ragazzi di Braglia hanno preso a gestire con tranquillità la gara, senza, peraltro, subire neppure un accenno di "fastidio" da partr del modesto Monterosi, apparsa, a nostro avviso, una delle peggiori avversarie viste al Partenio-Lombardi da quando l'Avellino ha riguadagnato la terza serie. Ad un certo punto del match in parecchi hanno dovuto fare i conti con qualche sbadiglio, anche perchè è apparso chiaro, sin d subito, il netto dislivello tecnico tra le due contendenti. Insomma, una gara senza trama e senza storia, che gli uomini in maglia biancoverde hanno chiuso definitivamente al 79', grazie al generosissimo ed infaticabile Kanoute che, "lanciato" da un fortunoso rimballo tutto solo in area di rigore, ha messo a sedere con un finta il portiere laziale, ed è entrato in porta con il pallone.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 12 febbraio 2022 alle 20:45
Autore: Rino Scioscia
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