Fancesco Vitaglione diesse del Cervinara intervistato da Sport Event a tre giorni dal nuovo debutto esterna tutta la sua voglia di ricominciare e non ha dimenticato gli anni in cui, da ottimo attaccante, ha messo in difficoltà tanti portieri avversari e in cui ha fatto da padrone nell'area di rigore, per questo le sue prime parole, quando parla del ritorno in campo, sono intrise di emozione

“ Questo campionato che sembrava iniziato sotto una cattiva stella, poiché avevamo potuto disputare una sola partita delle 4 previste, sembra ora arricchirsi di aspettative inespresse, l'11 aprile ritorneremo in campo contro una squadra forte e di grandi aspirazioni, la Mariglianese, ma noi siamo pronti a giocarcela con grande entusiasmo e soprattutto con la disposizione d'animo di chi sa che sta affrontando una prova difficile. La società, in accordo con lo staff tecnico guidato da mister Di Nola non ha avuto dubbi sulla ripresa, visto anche l'impegno del nostro presidente Michele Giordano a che fossero rispettati, sin da settembre, tutti i protocolli anti-covid e l'impegno dei ragazzi che hanno cercato di allenarsi, per quanto è possibile singolarmente a casa. Questa ripresa che ci vede coinvolti a 360° mi emoziona molto, la prima domenica di gioco sarà come il primo giorno di scuola per un bambino: da far battere il cuore “

-Cosa vi aspettate dai vostri tesserati?

“ Ai ragazzi abbiamo chiesto di stare attenti, di limitare i contatti e le situazioni che potrebbero favorire il contagio, per rispetto non solo alla società, che non li ha mai abbandonati in questo periodo, ma soprattutto per i compagni che vivono, come loro di e con il calcio. Vorrei ricordargli che a guidare le loro azioni deve essere desiderio di ritornare a giocare e che sono loro i veri protagonisti di questo gioco chiamato calcio”

-Immagino che, mai come in questo periodo, il suo lavoro di responsabile dell'area tecnica sia stato difficile

“ Credevo che fare il calciatore fosse un mestiere con grandi responsabilità, ma, oggi, dopo un po' di anni in cui ho occupato un ruolo nella dirigenza di varie società ho imparato che una dote fondamentale è la mediazione. Fare da tramite tra la società, lo spogliatoio, lo staff tecnico i tifosi è un lavoro che ti impegna moltissimo e che ti spinge a mettere in atto proprio quella capacità di mediare che non avrei immaginato di possedere e che, proprio in quest'anno è stata messa a dura prova, ma la maggiore soddisfazione è proprio questa: essere riuscito a creare un clima, nonostante tutto, sereno e propositivo. La parola giusta nel mio lavoro è equilibrio, senza il quale nessuna squadra, per quanto forte o titolata, può andare avanti

-Vuole dire qualcosa a quei tifosi che stanno aspettando di poter tornare a tifare Cervinara?

“ Cervinara è una piazza difficile logisticamente, ma meravigliosa calcisticamente. Qui la squadra è amata, seguita, sostenuta e non averli sugli spalti, nelle prossime partite non sarà facile. A questi tifosi voglio promettere il nostro impegno a portare sul campo professionalità e rispetto per i nostri colori”

Sezione: Eccellenza / Data: Mer 07 aprile 2021 alle 10:30
Autore: Alfonso Marrazzo
vedi letture
Print