Prenderanno il via lunedì 22 giugno le attività del Team Napoli Soccer, gruppo di lavoro che raduna calciatori under. Lo stage, giunto ormai alla settima edizione, sarà aperto a ragazzi classe '99, 2000, 2001, 2002 e 2003, e durerà almeno fino a fine luglio. A illustrare le finalità del progetto, è lo storico direttore organizzativo del Team, Italo Farinella. "Lavoreremo su due strutture: il Vallefuoco di Mugnano e lo Scarfoglio di Agnano - rivela -. In questo senso, ringrazio per l’opportunità Castrese Filogamo e Pierino Scamarcia, i proprietari degli impianti. Il rispetto del protocollo di recente emanato per l’attività delle scuole calcio, sarà garantito in modo certosino, sia per quanto riguarda la collocazione e l’utilizzo degli spogliatoi, sia per gli allenamenti in campo. Col mio staff stiamo proprio predisponendo gli ultimi dettagli. Della squadra faranno parte sicuramente Fabio Manetta come direttore tecnico, e Diego Campolongo come medico sociale. Le altre figure le ufficializzeremo la prossima settimana. Siamo pronti per partire, consapevoli di aver svolto negli anni passati un lavoro apprezzato non solo dagli addetti ai lavori napoletani e campani, ma anche da tanti tecnici e dirigenti di club di fuori Regione che non hanno mai mancato di presenziare ai nostri allenamenti, ma soprattutto alle partitelle infrasettimanali. Siamo ormai un punto di riferimento per tante società in Italia che vengono a pescare i nostri giovani per Primavere, Berretti, Juniores e anche prime squadre in D ed Eccellenza. A proposito di gare, voglio ricordare che il primo test in famiglia lo programmeremo per inizio luglio, osservando scrupolosamente tutte le prescrizioni che ci saranno man mano imposte. Inizialmente cureremo l'aspetto atletico, un lavoro di riadattamento necessario dopo un lungo periodo di inattività". 

Lo stage di questa estate sarà intitolato al compianto Lello Santagata, uno dei pezzi pregiati del gruppo, scomparso lo scorso dicembre - "E’ questa la vera novità. Il nostro raduno sarà dedicato a Lello, da qui la denominazione simbolica, per questa stagione, di “Team Napoli Soccer Lello Santagata”. Era il minimo che potessimo fare, per onorare la memoria di Lello e per rinnovare la nostra connessione sentimentale con la famiglia: genitori, sorella, zii e il nonno che gli era tanto affezionato. Santagata non è stato solo uno dei ragazzi più talentuosi passati per i nostri appuntamenti estivi, ma anche e soprattutto un figlio per noi. Un ragazzo pulito per la sua educazione e la sua umiltà, che poi sono quelle caratteristiche che lo stavano proiettando molto in alto. Non basta soltanto la qualità tecnica, servono anche doti umane e predisposizione al sacrificio. Lui aveva tutto questo. E se il Parma si era accorto delle sue potenzialità, un motivo ci sarà. Questo sogno si è spezzato troppo presto e in modo troppo doloroso, ma Lello vive e vivrà per sempre nel nostro cuore. Anche questo è importante. Ho seguito il suo calvario, quotidianamente, insieme a Bruno Di Napoli che è stato uno dei suoi padri calcistici. Entrambi abbiamo vissuto sulla nostra pelle questo dolore, che, almeno personalmente, a volte diventava insopportabile. Ora è il momento adatto per rendergli il giusto tributo”.        

Il bilancio sulla serie D: promosse e bocciate - “Turris, Savoia e Giugliano hanno rispettato i programmi. E a loro vanno fatti i complimenti. I corallini sono una realtà forte, affermata, che anche in C potrà recitare un ruolo da protagonista. Il Savoia ha trovato davanti a sé solo un grande Palermo, ma puo essere fiero di aver disputato una stagione straordinaria. Sono particolarmente contento per Scalzone, che è stato decisivo ed è davvero uno dei migliori attaccanti che oggi siano in circolazione in D, e non solo. Bene anche il Giugliano, che, pur attraversando la dolorosa perdita di Salvatore Sestile, ha mantenuto ugualmente compattezza e organizzazione societaria. E, anche grazie alle abilità di Agovino, ha fatto un ottimo campionato. Tra le sorprese inserisco invece il Sorrento, il cui rendimento è andato al di là di ogni aspettativa. Squadra con ottimi giovani, con un bel connubio tra Ds e allenatore che è stato fondamentale per il progetto. Lo stesso Bitonto, sebbene avesse costruito una squadra competitiva, non partiva tra le favorite. Penso che il club meriti molti elogi non solo per la promozione, ma anche per una programmazione ambiziosa e, contemporaneamente, intelligente. Tra le delusioni ci sono certamente Taranto e Casarano, che per me non hanno raccolto in proporzione a quanto investito. Tuttavia non dimentichiamo che il girone H resta quello più competitivo in assoluto: imporsi e rispettare certi programmi estivi, non è mai facile".    

Le pagelle degli allenatori - “Credo che tecnici come Marra, Agovino, Maiuri e Feola siano una spanna più su degli altri, non fosse altro perché hanno garantito risultati importanti. Tra gli emergenti c’è Gianluca Esposito, che comunque già ha dimostrato di essere in gamba. Leggo del Sorrento e sono certo che, qualora si concretizzasse questo matrimonio, darebbe anche lì il suo ottimo contributo. Poi credo che anche uno come Salvatore Ambrosino debba avere finalmente la chance di allenare in D. L’ha meritata per quanto fatto vedere in questi anni con l’Afro Napoli. E’ un tecnico preparato tatticamente, che sa leggere le partite e gode di grande credibilità tra i calciatori”.

Sezione: Curiosità / Data: Mer 10 giugno 2020 alle 11:30
Autore: Stefano Sica
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