«La SuperLeague non può andare avanti. Dobbiamo essere franchi e onesti, no. Evidentemente non è il caso, non proseguirà». Andrea Agnelli ha messo la parola fine al progetto Superlega, superando le parole delle ultime ore e il comunicato della stessa Superlega di questa notte, nel quale si lasciava aperta un'ipotesi di proseguire con il progetto.

COSA SUCCEDE - E adesso? La parole, quasi contemporanee, di Ceferin fanno pensare a una pace («Adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all’intero calcio europeo. La cosa importante ora è andare avanti insieme e ricostruire l’unità di cui godeva prima questo sport»), ma sarà vera pace? Da parte dell'Uefa c'è chi cova vendette nei confronti dei club dei dodici e in particolare nei confronti di Agnelli, per il doppio ruolo avuto nella vicenda (da dirigente dell'Eca e dell'Uefa e nello stesso tempo da fondatore della Superlega). Ma c'è anche chi non è convinto della gestione Ceferin che vede l'attuale presidente dell'Uefa in una posizione più fragile, anche per una certa irritazione di Infantino. Ora però sarà il momento della grande unità, per far passare l'infiammazione del sistema, i problemi del calcio esistono ancora e ora più che mai è il momento di risolverli.

Sezione: Calcio Internazionale / Data: Mer 21 aprile 2021 alle 12:30
Autore: Antonio Vistocco
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