Nella giornata di oggi il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha illustrato il piano di sviluppo del calcio femminile per il prossimi anni. Uno sviluppo che vuole dare continuità alla crescita dell’ultimo decennio, durante il quale sono aumentate del 65% le tesserate passando da 19mila nel 2008/09 alle oltre 31mila nel 2019/20. Un piano articolato (che si può consultare qui nel dettaglio) che ha il supporto della UEFA e che mira a unificare tutte le varie componenti - dalle Nazionali al settore giovanile, dal massimo campionato alle categorie dilettantistiche - sotto un’unica visione, elencando in maniera organica le riforme e i progetti da portare avanti da qui al 2025.

Nei prossimi quatto anni gli obiettivi principali che si propone la Federcalcio sono l’aumento del 50% del numero delle giovani tesserate, il raggiungimento di successi internazionali con le sette squadre Nazionali, migliorare la competitività e lo spettacolo delle competizioni nazionali, accrescere il numero di tifosi e, a partire dalla stagione sportiva 2022/23, l’introduzione del professionismo nella Serie A, garantendo al tempo stesso la sostenibilità del campionato.

“Il nostro domani è ora. Questa è la frase che esprime al meglio lo sviluppo del calcio femminile in Italia e, allo stesso tempo, l’importanza che la FIGC riconosce al movimento. Una considerazione che si manifesta nel concreto, con il supporto quotidiano a tutti i protagonisti del sistema, dalle calciatrici ai club, senza dimenticare nessuno. Auspico che l’Italia, dopo la finale di UEFA Women’s Champions League che il prossimo anno si disputerà a Torino, possa presto candidarsi ad ospitare un evento internazionale ancora più grande. - spiega Gravina a Sky Sport come riporta il sito della FIGC – Professionismo? Abbiamo adottato per prima questo storico provvedimento e stiamo lavorando per farci trovare pronti entro la stagione sportiva 2022/23. Passione, determinazione ed eleganza sono elementi comuni che connotano il movimento in maniera trasversale dalle Nazionali al settore giovanile, dal massimo campionato alle categorie dilettantistiche. Lavoreremo unendo queste diverse componenti sotto un’unica visione, consci che questo è il momento per completare la rivoluzione culturale attesa da anni nel nostro Paese”.

Sezione: Calcio Femminile / Data: Mar 16 febbraio 2021 alle 18:36 / Fonte: Tuttomercatoweb
Autore: Antonio Vistocco
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